Una mostra che rende omaggio a un artista estraneo a movimenti o correnti.

La mostra sarà visitabile dal 25 febbraio al 24 marzo, dal martedì a venerdì dalle 18.00 alle 20.30 e il sabato dalle 16.00 alle 20.30

“Se Hopper dipinge la luce, tu la carpisci, impalpabile materia, la imprigioni nelle tue forme, per ridonarla in uno spartito”.
(Luigi Martini)

Materia assimilabile alla musica per la sua forza espressiva, quella plasmata da Nunzio Bibbò, artista autentico, nato fra i contadini e i terracottari dell’Alto Sannio, sperimentatore di materie che dalla terra, dall’acqua e dal fuoco conducono verso nuove sensibilità. Per queste ragioni 4changing gli rende omaggio con la retrospettiva “Una musica e un canto già scolpiti”, in programma dal 24 febbraio al 24 marzo 2017, presso la sua sede in via dei Rutoli 8.
Godere della musica e del canto che l’opera neo-figurativa di Bibbò sprigiona è l’intento della mostra: “Abbiamo avuto la percezione che le tue dita corrano sulla tastiera della creta, la deformino con forza, quasi a sferzarla, per imprimere le note più forti, poi si sollevino per modularvi quelle più delicate donando le curve più dolci; quindi una sospensione…. poi la ripresa più possente su un’altra tastiera, liberando così le note più gravi, dell’organo che emerge dalle profondità della terra”, sono le parole che Luigi Martini dedica all’artista nella sua introduzione-idea della mostra, che ci guida alla scoperta di Bibbò tessendo nella sua narrazione testi poetici e riferimenti musicali che accompagneranno il racconto della mostra.
Una musica che risuonerà densa di vita tra le stanze che ospiteranno le opere, selezionate da Martini con la giovanissima co-curatrice Giulia Gaibisso fra sculture, pitture e incisioni per creare un viaggio nell’universo simbolico, narrativo e poetico di Nunzio Bibbò: I Paesaggi, Il Mito, Le Assemblee, L’Amore, L’Eros.

La mostra è un esperimento che trasforma un luogo di lavoro (un ufficio) in uno spazio espositivo, creando contaminazioni e universi di senso inaspettati. In questa direzione va l’intervento di Salvatore Iaconesi e Oriana Persico (Art is Open Source) che utilizzeranno le tecnologie di HER – Human Ecosystems Relazioni per creare una “scultura di dati” interattiva, originata dalle interazioni delle persone con l’ambiente e una delle sculture in mostra: “Intendiamo aprire la strada per un più complesso percepire delle configurazioni e delle condizioni dei nostri sensi, e delle implicazioni che questi hanno quando si congiungono, in una sinestesia sociale, multividuale. Intendiamo rendere percepibile, discutibile, danzabile, il modo in cui l’architettura, gli oggetti del nostro quotidiano (di un ufficio, in questo caso), possano essere sconvolti dall’arte, e riscoperti insieme. […] Per contribuire ad una nuova scienza della percezione e della relazione, mentre scopriamo e riscopriamo grazie a questa personale il lavoro di un grande autore del ‘900 che nella scultura trova forse la sua più intensa espressione.”

“La nostra bella sede è cresciuta di qualche stanza dover poter ospitare nuovi amici e nuove imprese. I tufi, il travertino, il ferro degli infissi insieme alle Mura e alla Cisterna dell’Acqua Marcia, che dalle vetrine entrano in ufficio, ci accompagnano nel nostro percorso rispettoso della Storia e delle Storie e curioso di ogni novità che possa accrescere la capacità di dialogo e di contaminazione anche tecnologica. Speriamo perciò che l’arte ci accompagni così tutti i giorni di lavoro quale fonte di ispirazione e segno concreto della volontà di comunicare. Visitandoci sarà facile capire come mai ci siamo subito appassionati al lavoro di Nunzio e di Salvatore e Oriana.
La materia, il segno e i colori si accompagnano infatti alle geometrie che raccontano di volti e di emozioni”, così Lucio Fumagalli, presidente di 4changing e socio di HER, ha sposato il progetto della mostra e la contaminazione tra spazio espositivo e luogo di lavoro.
La mostra sarà corredata da un catalogo digitale, edito da Cibele, gratuitamente scaricabile al link [allegato da inserire……]

La mostra sarà poi visitabile dal 25 febbraio al 24 marzo, dal martedì a venerdì dalle 18.00 alle 20.30 e il sabato dalle 16.00 alle 20.30, presso 4changing, Via dei Rutoli, 8, quartiere San Lorenzo, Roma.

SCARICA IL PDF