Segnaliamo la pubblicazione di 2 articoli sulla rivista “Quaderni di ricerca sull’artigianato“, in uscita il prossimo maggio, a firma INSOR.

Il primo approfondimento, a cura di Lucio Fumagalli, Presidente INSOR, Massimo Greco, consigliere del nostro Istituto e Emanuele Rizzardi, dal titolo “oltre le filiere specialistiche per una visione integrata della cultura e dell’economia della vigna. Metodologie digitali per una visione unitaria della società rurale italiana” analizza l’utilizzo di strumenti e metodologie che permettano di intercettare i fenomeni evolutivi. L’INSOR è da diverso tempo indirizzato verso l’impiego sempre più esteso di fonti e strumenti digitali, anche proprietari, che permettano di accrescere la possibilità di identificare le trasformazioni in atto. In questo contributo si è data evidenza di come il settore vitivinicolo non possa essere esaminato e rappresentato solo attraverso schemi rigidi dei settori di classificazione più diffusi, ma come sia importante studiarlo tenendo conto di tutto l’ecosistema che attiva e da cui viene sostenuto.

Il secondo articolo, ad opera di Lucio Fumagalli, Presidente INSOR e Elisa Maria Fiocca, studiosa INSOR, intitolato “Il mondo delle produzioni tipiche, quali opportunità per l’Italia?” riassume il tema delle produzioni tipiche, non solo alimentari, che storicamente ha contraddistinto una delle principali aree di studio dell’Istituto per merito indiscusso di Corrado Barberis.

I Quaderni di ricerca sull’artigianato trattano scientificamente il sistema dell’artigianato e della piccola impresa in Italia e nel mondo. I risultati, i dati e i numeri commentati all’interno della rivista si propongono di monitorare la capacità di adattamento e di risposta ai cambiamenti sociali da parte di questo settore produttivo che costituisce la vera espressione del tessuto connettivo tipico della nostra economia. Lo sforzo culturale esercitato dalla rivista è quello di comprendere il mondo dell’artigianato e della piccola impresa che da sempre interpreta un irrinunciabile ruolo nella crescita e nella qualificazione del sistema economico locale piuttosto che nazionale; un ambito di produzione che non solo contribuisce all’aumento della ricchezza ma che esprime, meglio di ogni altro, la cultura delle differenze che tanto è presente nel nostro paese.