Nell’ambito del XXXII Congresso geografico italiano, promosso dall’Associazione dei geografi italiani, il segretario generale Lucio Fumagalli, ha presentato lo studio portato avanti dall’Istituto, in collaborazione con Human Ecosystems Relazioni – HER e alcuni ricercatori Istat, in merito al benessere nei sistemi urbani e rurali.

In particolare si vuole sviluppare una metodologia basata su Big e Open Data in grado di evidenziare opportunità, vincoli, necessità di rettifica dei dati e delle informazioni e integrazione e confronto con metodologie statistiche. I contenuti digitali vengono raccolti ed elaborati utilizzando tecniche di Natural Language Analysis al fine di comprenderne lo stato emozionale espresso tramite il Circumplex Model of Affect.

Si tratta di attività preliminari all’avvio di un osservatorio stabile per identificare i fenomeni evolutivi della società rurale e per fornire ed integrare misurazioni  dei suddetti fenomeni, attraverso:

  • l’identificazione di possibili impieghi di dati open per affiancare le indagini di tipo statistico;
  • la verifica dell’attendibilità dei risultati conseguiti anche mediante processi di confronto stabile con le diverse indagini svolte dall’Istat;
  • l’avvio di un processo di comunicazione partecipata insieme a soggetti qualificati del mondo agricolo e rurale.

La metodologia per l’analisi dei macrodati sviluppata da HER e utilizzata in questo contesto si compone principalmente di tre fasi: harvesting, processing e data visualization.
Utilizzando le API pubbliche (Application Programming Interfaces) di Twitter e Instagram sono state acquisite una serie indifferenziata di dati (data harvesting) che possono essere processati per ottenere: georeferenziazione, contenuto testuale, user nickname, data del messaggio, relazione, numero di like, ecc. Questi successivamente vengono classificati in specifiche categorie in modo da essere ulteriormente elaborati. Difatti sono applicati numerosi processi elaborativi (data processing) come la geo-codifica, text mining, l’analisi dei grafi e l’analisi emozionale, che permettono di ricavare ulteriori dati da quelli acquisiti inizialmente. Infine, sono state prodotte una serie di visualizzazioni (Data Viz) per rappresentare l’ecosistema relazionale a livello nazionale.

Le metodologie in fase di sperimentazione vengono esaminate anche come abilitatori di processi di promozione sociale ed economica che permettano di superare le asimmetrie tra grandi operatori con capacità di influenza dei processi culturali ed economici e attori sociali distribuiti quali: municipalità, quartieri cittadini, borghi, microcomunità e piccole e medie imprese.

Nei prossimi giorni, verranno pubblicati i dataset degli Open Data.