Il Prof. Alfonso Pascale ricorda il Professor Gilberto Antonio Marselli, scomparso lo scorso 21 Giugno, tra i membri fondatori dell’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale.

Professore di Sociologia alla Facoltà di Economia a Napoli, quando andò in pensione rinunciò alla qualifica di “Professore emerito”.

Ho studiato sui suoi libri. Gli scrivevo ogni tanto lunghe email per chiedergli ricordi e impressioni su episodi, personaggi che incrociavo nei suoi scritti. Mi rispondeva sempre in modo puntuale e franco.

Mi scrisse una volta: “Ciò che rende vivibile la vita è proprio il diverso manifestarsi delle varie epoche in modo tale che il passato serva a preparare l’oggi perchè si possa sperare in un domani non troppo diverso dalle nostre aspettative”.

Gilberto era nato a Caserta. Per caso. Figlio di un ufficila di artiglieria, trascorse la fanciullezza e l’adolescenza in diverse città italiane dove i genitori, originari di Cassino, erano costretti a trasferirsi.

Quando andarono a vivere a Bologna, egli frequentò in quella città il Liceo Galvani (anni 1943/1944) ed ebbe come compagno di classe Corrado Barberis. Anche lui si è spento qualche mese fa. Anche lui era un sociologo rurale che mi ha molto insegnato. I percorsi intellettuali di Gilberto e Corrado si sono spesso intrecciati.

Gilberto si era iscritto alla Facoltà di Scienze Agrarie a Portici e stava abbandonando il corso a seguito di una bocciatura all’esame di Entomologia con Filippo Silvestri.

Ma incontrò Manlio Rossi-Doria che insegnava Economia e politica agraria che lo convinse a proseguire il corso e gli assegnò la tesi di laurea sugli effetti della guerra e le ipotesi di ricostruzione del territorio di Cassino in Ciociaria, devastato dalla guerra.

Anche il padre di Barberis aveva fatto la carriera militare come ufficiale dei granatieri. Ma Corrado non seguì le orme paterne e si laureò all’Università di Bologna in Letteratura francese, specializzandosi nei classici del Seicento, in particolare Jacques-Benigne Bossuet, un vescovo e teologo celebre per i suoi sermoni.

Fu anche vicesegretario provinciale della DC. Mentre seguiva le questioni politiche, Corrado era attratto dai temi legati al paesaggio agrario che approfondiva per suo conto. Poi passò alla Segreteria di Giuseppe Medici, quando nel 1954 questi fu nominato Ministro dell’Agricoltura.

A seguito di quest’incarico, l’Università di Torino presso cui insegnava gli fece presente che sarebbe stato più opportuno scegliere un Ateneo più vicino a Roma. La scelta cadde su Portici dove coprì la cattedra di Estimo e contabilità rurale, dato che Rossi-Doria ricopriva quella di Economia e Politica Agraria. In una delle sue visite a Portici, si fece accompagnare da Barberis. E così, dopo gli anni del Liceo, Gilberto e Corrado si ritrovarono di nuovo.

Da questi incontri nacque l’idea di costituire l’INSOR (Istituto Nazionale di Sociologia Rurale).

La prima riunione dell’Istituto si fece nel 1959 a Roma presso la sede dell’INEA. Nei primi ani fu Medici a presiedere l’Istituto e Corrado fu nominato Segretario. Ma ben presto Corrado sostituì il Ministro e condusse le sue ricerche sul part-time, la riforma fondiaria, i prodotti tipici e altri temi riguardanti la ruralità.

Nel frattempo, fu bandito il concorso per la Libera Docenza in Sociologia Rurale che sia Gilberto che Corrado vinsero. Sono stati due decani della sociologia rurale in Italia. Una materia che ora è scomparsa dalle nostre Università. Restano gli studi e le ricerche di Marselli e Barberis.

Alfonso Pascale

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